Ne è passata tanta di vita sui binari che dalla stazione di Dittaino si allungavano fino a Caltagirone. La linea ferroviaria in questione, 71,15 km, era a scartamento ridotto: curve con raggio inferiore e ruote piccole, più adatte a percorsi montani e ancor più ad esigenze di risparmio. Era il 25 aprile 1912 quando la prima tratta fu completata (Dittaino-Valguarnera, 13, 856 km); nel 1914 il secondo tratto congiunse Valguarnera a Grottacalda, il complesso minerario dove lavoravano migliaia di minatori. Il 7 settembre 1920 venne raggiunta Piazza Armerina.
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Inchiesta sprechi: Museo Hoffman
All’entrata Nord della città di Caltagirone si trova la fatiscente struttura della Fornace Hoffmann. Sono in pochi a poter dire di essere entrati, almeno una volta nella vita, in quello che qualche anno fa era un centro di cultura tra i più importanti e moderni del Calatino, e che ora versa in uno stato di totale abbandono. La storia della Fornace Hoffmann è una di quelle che hanno fatto sognare e amaramente provocato delusione a chi, in questa terra, sogna un futuro dove la trasmissione e la diffusione della cultura vada di pari passo con la modernità.
Riccardo Nobile: primo posto
Costituzione – La bellezza dello Stato di diritto
Solo le regole ci rendono liberi
La società di oggi è un sistema complesso e articolato di persone che collaborano per raggiungere diversi obiettivi: mantenersi, portare avanti una famiglia e migliorare il proprio lavoro e quello altrui. Ovviamente ci sono dei momenti dedicati allo svago e al divertimento, ma tutto questo funziona solo tramite un ingranaggio che non può essere assolutamente bloccato: il rispetto delle regole, ovvero leggi, norme e precetti che ci consentono di rispettare e condividere gli spazi del nostro vivere sociale, senza rischiare di essere “homo homini lupus”. Il popolo italiano dopo le atrocità, le violenze e i massacri della seconda guerra mondiale, il 2 giugno 1946 votò per la Repubblica e il 22 dicembre 1947 l’assemblea costituente approvò la Costituzione, quella meravigliosa carta che ci fa stare insieme quotidianamente in ogni ambiente, salvaguardando le scelte dell’io e mantenendo la coralità del noi Continua a leggere
Flavio Scollo: secondo posto
Costituzione – Per garantire il diritto al lavoro l’articolo 4 non basta
L’articolo 4 della Costituzione della Repubblica Italiana, frutto del mirabile lavoro della Commissione dei 75 Padri Costituenti, così recita:
“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’ attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.
Si tratta di uno degli articoli che, nel testo costituzionale, affermano il principio lavorista, ma, a circa settant’anni dalla sua stesura, quest’articolo non è del tutto attuato. Al giorno d’oggi è difficile trovare lavoro, non solo a causa della crisi economica, ma anche per tanti altri motivi. Continua a leggere
Mattia Sottile: terzo posto ex-aequo
Costituzione – Nella Costituzione i valori per uscire dalla crisi
La Costituzione Italiana è formata da 139 articoli e i primi dodici sono considerati quelli più importanti, perché sono dedicati ai principi fondamentali.
L’articolo 1, 3 e 4 sono collegati tra loro in quanto tutti e tre parlano del diritto al lavoro e dell’uguaglianza.
Nell’articolo 1, dove si legge che “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”, si sottolinea l’importanza del lavoro, intorno al quale dovrebbe essere costruita la società. Continua a leggere