ParlaMente Vi informa che le seguenti informazioni sono date da un laureato in Scienze dell’Amministrazione alla facoltà di Catania, attualmente laureando presso l’Università di Bologna in Politica, Amministrazione e Organizzazione.
Se alla fine della lettura avrai altri dubbi o curiosità, puoi scriverci all’indirizzo parlamenteprogetto@gmail.com
La nostra associazione curerà di inoltrare la tua richiesta a chi di interesse, che si preoccuperà di offrire ulteriori chiarimenti.
Qual è la durata del corso in Scienze Politiche?
Come la maggior parte della facoltà, vi è inizialmente la laurea triennale della durata di tre anni e successivamente l’eventuale magistrale che dura due anni.
Quali sono le sedi in cui questo indirizzo è attualmente (anno 2018-2019) presente in Italia?
Praticamente è una facoltà presente in tutti gli Atenei d’Italia. Quello più accreditato nell’università pubblica è l’ateneo di Bologna.
Qual è la modalità di accesso a questa facoltà universitaria?
Test d’ingresso, sempre di più effettuati con il sistema TOLC-E.
Quali sono gli argomenti su cui vertono le domande del test?
Oltre a logica, lingua inglese e cultura generale, principalmente sono presenti domande di educazione civica, diritto e storia.
Come prepararmi al test?
Con un buon libro di storia e uno di educazione civica (vanno bene anche quelli del Liceo). Conviene anche leggere spesso i giornali.
Qual è il programma di studi?
In base al curriculum (vd. sotto) si studiano materie diverse. Generalmente le materie vertono intorno a tre indirizzi: sociologia, storia e diritto. Ad esse si aggiungono le materie specifiche di ogni curriculum.
Durante questo corso di studi, ci sono dei tirocini da frequentare? Se sì, in cosa consistono?
Il tirocinio è composto di un tot di ore variabile in base alla facoltà, in cui sarà necessario svolgere un’attività correlata alla materia presso un ente pubblico (come un Comune) o un’impresa privata.
La frequenza alle lezioni è obbligatoria?
No, anche se talvolta frequentarle vi permetterà di accedere a prove intermedie (in itinere) utili per “spezzare” il carico di studio.
E dopo la laurea?
La situazione varia in base al curriculum. Per quello internazionale, si apre la carriera diplomatica o nelle istituzioni europee e internazionali; per il curriculum amministrativo si può partecipare a diversi concorsi nel settore pubblico (per esempio per il ruolo di segretario generale di un ente); per il curriculum sociologico si può lavorare nell’ambito dei servizi sociali. È fortemente consigliato proseguire con un master o un corso magistrale.
In media gli studenti riescono a laurearsi in tempo a questa facoltà?
Genericamente si impegna in media una durata di 4 anni, ma impostando bene lo studio è facile riuscire a laurearsi perfettamente in tempo entro i quattro anni. Il segreto è studiare sin dal primo giorno!
Cosa vuol dire “Scienze Politiche”?
Approcciarsi alla realtà sociale e politica attraverso strumenti scientifici di analisi, che consentono di comprendere le dinamiche della nostra società. Consente un approccio eclettico (economico, giuridico, sociologico, politologico) che dà una visione d’insieme.
Cosa sono i curriculum?
I curriculum, cioè i diversi corsi, offrono materie differenti poiché formano su ambiti differenti, sebbene tutti inerenti al macro-campo della scienze politiche. Variano in base all’Università, assumendo nomi diversi, ma in realtà sono essenzialmente tre indirizzi.
Quali sono i curriculum?
Indirizzo amministrativo: principalmente incentrato su diritto, economia, scienze dell’amministrazione e teorie dell’organizzazione. T’insegna a comprendere come funziona un gruppo che si organizza;
Indirizzo internazionale: incentrato sul diritto, sulla storia e sulle lingue. T’insegna a comprendere il mondo dei rapporti internazionali;
Indirizzo sociologico: incentrato su sociologia, pedagogia e statistica. T’insegna a studiare e comprendere le varie realtà sociali e ad affrontarne le problematiche.
È vero che Scienze Politiche è una “giurisprudenza più facile”?
No, no e no. Sebbene sia vero che il diritto viene trattato in modo meno approfondito e complesso, la ragione per cui si studia è diverso. Non è tanto infatti lo scopo apprendere le norme, quanto le ragioni sociali e politiche che le hanno generate. Il diritto è solo una delle radici che compongono la solida quercia dello studio delle scienze politiche.